La misura del paesaggio
Ci sono paesaggi che si ripetono all’infinito nei nostri pensieri, luoghi comuni che la gente normalmente trascura o addirittura ignora perché non trova in essi elemento d’interesse. Quale è la misura per cui questi diventano riflessi di noi stessi e acquistano quel fortissimo valore personale? Penso che tutto abbia inizio nel nostro subconscio e nel metodo di porci verso le immagini che mentalmente elaboriamo. Spesso colleghiamo questo legame ad un’archetipo che ci unisce all’entità TERRA. Una visione primordiale dove gli elementi conduco a proiezioni che vanno oltre le nostre naturali prospettive e ci trasportano verso luoghi idealizzati. Le fotografie quindi possono riportare la realtà ordinaria oppure impregnarsi profondamente del nostro IO. La visione quindi perde totalmente il suo valore descrittivo assumendo un contenuto prettamente autobiografico.
Soundtrack: Sospesi nell’incredibile – Le Orme